Ama bere, ama mangiare, ama le belle donne, ama la sua cittŕ: lui č Marco Manente, lo sbirro piů politicamente scorretto dell'intero corpo di polizia, che questa volta inciampa in una catena di misteriosi ed efferati omicidi che insanguinano calli e campielli di Venezia. Le vittime, per etŕ, professione, preferenze sessuali, hanno poco in comune. Tranne un fatto: sono tutti cittadini stranieri, il che significa una catastrofe per l'immagine della cittŕ lagunare, un'emergenza diplomatica. Il commissario, che non ha certo nomea di uomo diplomatico ma semmai di straordinario segugio, ha il fiato del questore sul collo: no, Venezia non puň permettersi la fama di cittŕ pericolosa, bisogna assolutamente dare al piů presto un volto al sadico assassino che infierisce in maniera selvaggia su quei poveri turisti, risvegliando oltretutto la morbositŕ dei media. Sulla scorta di sparuti indizi e molte felici intuizioni, e grazie alla profonda conoscenza delle vicende vicine e lontane della Serenissima, Manente riuscirŕ dapprima a ipotizzare un incredibile movente e quindi a mettersi sulle tracce di un tagliagole al di sopra di ogni sospetto che č sempre avanti a lui di un soffio. Prima di condurre in porto la sua fatica, andrŕ molto vicino al licenziamento, sottoporrŕ ai raggi X le casate veneziane piů illustri, raccoglierŕ elementi e prove con ogni mezzo, meglio se illecito...