“Terre di andata” è opera fondamentale nella vasta produzione letteraria di Carmine Abate. Raccoglie e riordina la produzione poetica dell'autore: sublimato diario in versi, aggiornato e accresciuto di nuove pagine in questa nuova edizione. Steso con tratto secco e ironico, mosso dalla sperimentazione plurilinguistica, il diario è un viaggio attraverso l'Europa dell'emigrazione; un mondo ancora oggi poco raccontato, di personaggi in bilico tra l'urgenza dell'errare, il senso profondo di provvisorietà e la necessità del radicamento. Nella rappresentazione di un “noi” multiculturale, di uomini divisi tra dimore vecchie e nuove, donne luminose, salde (punti di riferimento in questo oscillare nel vuoto), ci si affida a versi e immagini di straordinaria potenza e "proesie" (parola coniata da Abate per le sue poesie in forma di prosa). L'autore, nelle sue tonalità originali, ci mostra ombre e luci di quelle "terre di andata" che divengono frontiera della vita di ogni uomo.