Per due secoli la letteratura barocca ha subito un moralistico ostracismo che la cancellò quasi completamente. È stato merito prima di Benedetto Croce, poi di Giovanni Getto, il recupero di una cultura letteraria meravigliosamente inventiva, originale, rivoluzionaria. Poi si sono moltiplicate le edizioni, le monografie, i saggi critici. Sono raccolti qui una serie di studi dedicati al Marino, a marinisti, a prosatori, in una grandiosa scoperta...
C'è un'ora, nella notte, quando si esce/ da una festa fra amici, mentre muoiono/ le parole di memorie e rimpianti, / e si guardano allora con terrore/ e disperato affetto i volti sfatti, / le mani immote, e una lacrima incerta/ annebbia gli occhi della donna un tempo/ amata e amante, furtiva l'asciuga/ col fazzoletto azzurro, ma rimane/ il segno sulle guance, e allora tutti/ si mescono dell'altro vino, l'ultimo/ e il migliore, perché forte ed ...
Il volume è diviso in due parti. La prima affronta aspetti e problemi comuni a diversi autori o periodi della letteratura italiana, che l'autore chiama il Sublime in particolare di Petrarca, l'Ariosto, il Tasso e Berni. La seconda parte contiene quello che viene definito da Squarotti il Comico che tratta tre variazioni quali: La lezione dei morti, i ritratti e La Capria.
Dallo smisurato serbatoio di ricerche e di riflessioni costituito dalla sua opera, fondamentale per una conoscenza consapevole del nostro Novecento letterario, trae origine questo volume, che raccoglie tre saggi su Campana (Il D'Annunzio di Campana, La Genova di Campana, Campana: la matrona e l'ancella) e quattro su Saba (La fanciulla egoista e il 'vecchio', La donna come 'animale', Giovannino e Berto: Pascoli e Saba, Ulisse ed Entello: Saba)....
Per chi ama un autore che non è soltanto storico ma anche critico e studioso. La sua è una disamina di idee e autori che meritano di essere ricordati, discussi."[...] Ripensando a Tarchetti e Valera e la Milano dell'Ottocento, si prenda in considerazione l'idea diabolica dell'industria sviluppatasi alacremente in Italia, e l'eco di miseria e di oppressione che a Milano giunge da Dickens e da Baudelaire, e, al confronto, Gozzano stupito e turba...
Dallo smisurato serbatoio di ricerche e di riflessioni costituito dall'opera di Giorgio Bàrberi Squarotti, fondamentale per una conoscenza consapevole del nostro Novecento letterario, trae origine questo volume, che raccoglie sei saggi di Giorgio Bàrberi Squarotti: dedicati a Guido Gozzano (oggetto da decenni dei suoi studi) e a Cesare Pavese, due scrittori, piemontesi come lui, e a lui particolarmente congeniali, così come tra loro non immuni...
Il volume è diviso in due parti tuttavia strettamente correlate. La prima affronta aspetti e problemi comuni a diversi autori o periodi della letteratura italiana, come il ritratto raccontato o descritto o come l'idea di poesia e di metrica nell'Ottocento e nella prima metà del Novecento, o ancora come le varie interpretazioni narrative o poetiche di vicende esemplari della vita e della storia. La seconda parte contiene specifiche interpretazi...