La raccolta Caro aberrante fiore, in occasione dei 70 anni dell’autore, fa seguito a Mappe in controluce (Ro Ferrarese, Book Editore), a cui èstato assegnato il prestigioso Premio Giuseppe Dessì (2012). Il fiore del titolo, con il suo vago accenno ai Fiori del male di Baudelaire, non è altro che ilfiore metaforico della memoria. “Caro”, perché l’inchiesta sul nostro passato è intrisa d’affettività, e nello stesso tempo “aberrante”, illusorio come lo sono le aberrazioni ottiche. Non esiste infatti un’esperienza memoriale in grado di ricuperare senza equivoci, fraintendimenti o perdite, l’oggetto del desiderio (il passato appunto). Secondo una prassi che risale almeno al libro Corridoio polare (2006), l’autore cerca di ordinare il filo del discorso attorno a un nucleo tematico forte (la memoria in questo caso), evitando di inserire testi autonomi e isolati. Di qui l’andamento tendenzialmente poematico dell’opera, suddivisa in tre sezioni: GONDWANA, nella tradizione indù un continente ora scomparso, COSMOFAVOLE, con un soggetto alle prese coi “fantasmi” del suo passato, PRELUDIO E CORRENTE PER ANTONI, con una figura storica, ossia il grande architetto catalano Antoni Gaudì, che s’interroga sui limiti umani del creare.
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ISBN | 9788896992104 |
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Verlag | Opera Nuova |
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