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Il niponte del Negus

Camilleri, Andrea (Italia)

Il niponte del Negus

Eja, Eja, Alalà! Fu già tempo in cui si andava in camicia nera, si
cantavano inni, si marciava nelle parate. Una forza guerriera
ingagliardiva l’Italia, una scattante prestanza virile: una lungimiranza
politica, un'indomita fierezza, una virtù d’impero. Bisognava pur
credere a tanto andar su di schiuma, e prender aria e vento, e darsi
gonfi e impettiti. Quando la menzogna si accasa nella storia, sono gli
atti di fede, e le adunanze, e i manganelli, che fanno la verità. Ci
volevano, a Vigàta, le furberie e le mattacchiate di uno scavezzacollo
di principe di colore, la selvatica estrosità e il talento per gli
affari di un diciannovenne ben arnesato e sessualmente senza briglie, la
spudoratezza e l’inclinazione astuta di un nipote del Negus, i puntigli
e le impuntature principesche di uno studentello straniero senza letto e
senza tetto, che allettava gli occhi e invaghiva i cuori, per umiliare
l’onore, l’orgoglio virile, le mire colonialistiche, le prolisse
incompetenze del regime, e il nazifascistico razzismo. Il nipote del
Negus, il principe Grhane Sollassié Mbassa, è stato iscritto alla Regia
Scuola Mineraria di Vigàta. Si rivela un virtuoso della bricconeria e un
atleta dell’inganno: tutti brontolando, e lui bravando, promettendo
molto, le autorità, e ancor più pagando, senza nulla mai ottenere. Cosa
non tollerano tutti, cosa non tentano. Anche il Duce schiuma e freme, a
Roma, e subisce a rate i tiri bassi dell’etiope: di quel tizzone
d’inferno, coccolato e foraggiato, che scalcia e corvetta, e sfugge al
dover suo di dar testimonianza in terra italica, e attestato scritto
laggiù, in colonia, del viver bello e libero e generoso della civiltà
fascista. La giovialità teatrale del principe, i suoi stratagemmi
tattici, i suoi trucchi, le mascalzonate e le puttaneggiate,
confluiscono nel gioco largo di una beffa che la verità falsa del
regime rivolta nell’impostura vera del latin sangue gentile e della
baracconata storica. Camilleri compagina e rilega, in un gustoso
dossier, cose dette e cose scritte. Alle carpette della documentazione
d’archivio intercala frammenti di parlate. Sono veri documenti falsi e
falsi documenti veri, allestiti con l’astuzia e la perizia di un
falsario che vuol dare spazio di teatro al bottarisposta, al parlottare e
al chiacchiericcio di un villaggio in cui tutti stanno guancia a
guancia, a portata di voce e di gazzetta. Come il giovanissimo principe
del romanzo, anche Camilleri è, a modo suo, un frodolento secondo
verità: burla e beffa scrivendo, e inventando documenti, per stare alla
fine dalla parte della verità storica.  Salvatore Silvano Nigro

CHF 22.00

Lieferbar

ISBN 9788838924538
Sprache
Buchpreis
Cover Kartonierter Einband (Kt)
Verlag Sellerio
Jahr

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