Suche einschränken:
Zur Kasse

L'isola di Sachalin

Cechov, Anton / Parisi, V.

L'isola di Sachalin

«Per quanto si riferisce a me, non provo appagamento alcuno per il mio lavoro, perché lo trovo meschino» scriveva Cechov all'amico Suvorin nel 1888. «Se è ancor troppo presto per lamentarmi, non lo è mai abbastanza per domandarmi: mi occupo di una cosa seria o di sciocchezze?». Il viaggio che, armato solo del passaporto e di una tessera di corrispondente di «Novoe vremja», intraprenderà due anni più tardi per studiare la vita dei deportati nella colonia penale di Sachalin è la drastica risposta a questo interrogativo. Sbarcato ai confini del mondo, in un luogo dove Puskin e Gogol' sono incomprensibili e inutili e «l'anima è invasa da quel sentimento che, forse, ha già provato Odisseo mentre navigava per mari sconosciuti», Cechov riuscirà-malgrado il boicottaggio delle autorità e un clima che «predispone ai pensieri più foschi» - a penetrare nell'inferno della katorga e a denunciare, con una precisione e un'obiettività dietro le quali fremono pietà e indignazione, il fallimento di un sistema dominato da ingiustizia e corruzione, e colpevole di infliggere «il grado infimo di umiliazione sotto il quale un uomo non può scendere». Ma riuscirà anche a fissare nitidissime visioni di sconvolgente bellezza: le contadine che nella valle dell'Arkaj, per ripararsi dalla pioggia, si legano intorno al capo gigantesche foglie di bardana e «sembrano scarabei verdi», le lunghe strisce di sabbia che separano il Golfo di Nyj dal mare tetro e malvagio, i giljaki, dai larghi sorrisi beati che possono lasciare posto a un'aria «dolorosamente pensierosa, un po' come le vedove», le donne ainu dalle labbra tinte di blu, chine sui pentoloni come streghe a rimestare la zuppa di pesce.

CHF 41.90

Lieferbar

ISBN 9788845931680
Sprache ita
Cover Kartonierter Einband (Kt)
Verlag Adelphi
Jahr 2017

Kundenbewertungen

Dieser Artikel hat noch keine Bewertungen.