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Nessun porco è signorina

Orta, Marcello d

Nessun porco è signorina

Sono passati quasi vent'anni e un po' di generazioni
di alunni dal mitico Io speriamo che
me la cavo, ma i bambini napoletani non hanno
perso un briciolo della loro capacità di far
ridere, sorprendere, e ridere ancora un po'.
Questa volta con l'umorismo involontario, la
poesia naturale e la fantasia spiazzante che li
caratterizza, si sono cimentati sull'argomento
"animali", grazie a un progetto che Marcello
D'Orta ha realizzato in collaborazione con la
Lav (Lega Anti Vivisezione).
Nei loro temi, i ragazzini hanno espresso, a
modo loro, tutta la condanna verso chi abbandona
i cani per strada (Se si fanno una lastra,
esce che non hanno il cuore), o contro certe
odiose pratiche come la corrida (Sia il toro che
il torero hanno le corne, ma il torero sono invisibili),
i combattimenti fra cani (Il pit bull, tante
che ne ha passate, che è triste pure se lo porti a Mirabilandia)
o la vivisezione (Non ho mai sentito
parlare di questa vivisezione, ma a naso è una cosa
cattiva). Spietati contro la caccia (Se mio padre
facesse la caccia, vorrei bene solo a mia madre),
dimostrano il loro amore verso tutti gli esseri
viventi (Io prima di scamazzare una zanzara, gli
dico un padrenostro), ma fino a un certo punto
(Il capitone nasce numeroso proprio per essere
mangiato, mi dispiace per la Lav, ma è così). E fra
una notazione storica (Ci fu un impatto tra un
meteorite e i dinosauri, e i dinosauri ebbero la peggio)
e una naturalistica (Le api, approfittando che
i fiori non si possono muovere, li violentano) lasciano
uscire qualche giudizio pure sulla loro
città: A Pozzuoli già sono scemi gli uomini, figuriamoci
gli animali.

CHF 23.50

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ISBN 9788804577720
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Verlag Mondadori
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