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Nevralgie affettive

Steri, Anna

Nevralgie affettive

Mi piace la poesia di Anna Steri, perché ha coraggio ed è dannatamente onesta. Non è la sola a esserlo oggi, come in passato, questo bisogna precisarlo. Ha illustrissime antesignane. Si pensi a quella mirabile e superlativa verseggiatrice che è Patrizia Valduga o la poetessa francofona di origine europea, ma residente in Egitto, Joyce Mansour. Anna Steri giunge alla fine di questa parabola (che si delinea come tale solo ex post), forse con una certa inconsapevolezza. In lei si consolida e delinea una tendenza che non si può che auspicare prenda piede e si faccia largo tra le donne che vorranno farsi carico di parlare della loro vita e di questo mondo, attraverso l'arcano strumento del verso. Detto ciò, non si può fare a meno di riconoscere che nella Steri sussiste molto altro. Del resto, onestà e coraggio non saranno mai sufficienti a fare della buona poesia. Ci vogliono parole e bisogna saperne vincere la resistenza. Anna Steri riesce a farlo spesso e volentieri con grande leggiadria e semplicità, attingendo a immagini che fanno riferimento a un inconscio collettivo, direi quasi "globalizzato", senza mai tradire, malgrado la sua provenienza, alcun attaccamento regionalistico." (Dalla Prefazione di Matteo Fais)

CHF 23.90

Lieferbar

ISBN 9788893860260
Sprache ita
Cover Kartonierter Einband (Kt)
Verlag CUEC Editrice
Jahr 2017

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