Alla sua seconda prova narrativa, Lorenzo Licalzi ci regala un libro ironico, dalla prosa brillante e coinvolgente, che racconta nevrosi e risorse di un'intera generazione, con momenti di autentico godimento nei suoi momenti più comici e demistificatori.

Grandi viaggi in Vespa, buona musica anni Settanta e un amore che dura dai tempi dell’università. E’ questo che unisce Giulia e Mario.Lei, di famiglia altoborghese, intelligente, affettuosa e sempre pronta a soprassedere alle continue indecisioni di lui: lui, eterno fanciullo che sogna di lavorare per tutta la vita alla radio, rimandando le decisioni importanti e rispondendo a ogni domanda non so. A scompaginare un equilibrio che tutto sommato tranquilla arriva inatteso un figlio, Leonardo, che rivoluzionerà in modo irreversibile il loro modo di stare insieme e affrontare la vita. Dopo mesi complicati, sarà Mario a cercare la fuga in Giappone, per tentare di ritrovare se stesso, e dove invece incontrerò la belissima Naoko. Per un attimo Mario crederà che tutto sia ancora possibile, finchè questo amore non gli apparirà più come un sogno sospesovtra fantasia e realtà, ma come qualcosa che doveva accadere perché lui capisse cosa voleva davvero. Un libro irresistibile, che fa riflettere e diverte, in cui è facile rispecchiarsi con la nostalgia e l’allegria degli anni che separano dall’ingresso nell’età adulta.

Licalzi ha praticamente fotografato una generazione di maschi italiani, dai trenta ai quaranta anni, che poi è la sua, e raccontando con intelligenza e senza le solite banalità i suoi stessis stropicciamenti emotivi e le sue stesse confusioni genitoriali è diventato un autore di culto.
Panorama

La narrazione è un florilegio di consigli per tombeur de femme, di incontri surreali, di mimetismi originali.
La Repubblica

Romanzo ironico che con un fuoco di fila di situazioni surreali e dialoghi spumeggianti demolisce con garbo i luoghi comuni del misticismo modaiolo.
Il Secolo XIX

Uno dei romanzi più divertenti sui maschi di oggi.
Grazia