Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963. Come nel grandioso "Vita e destino", non cambiò molto dello stile scabro e aspro che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista. Ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. Con lucidità e fermezza, prima di ogni altro parlò qui di argomenti intoccabili: la perenne tortura della vita nei campi, ma anche l'altra tortura, più sottile, di chi ne ritorna e riconosce la bassezza e il terrore negli occhi imbarazzati di parenti e conoscenti, lo sterminio sistematico dei kulaki, la delazione come fondamento della società, il vero ruolo di Lenin e del suo "spregio della libertà" nella costruzione del mondo sovietico.
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ISBN | 9788845924668 |
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Sprache | ita |
Cover | Kartonierter Einband (Kt) |
Verlag | Adelphi |
Jahr | 2010 |
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