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Venezia e un pesce

Scarpa, Tiziano

Venezia e un pesce

In breve
Guida alla città lagunare. L'autore parla di Venezia, sua città natale, e ci offre una singolare opportunità per guardarla da una prospettiva inedita.
Il libro
Non è vero che tutto è già stato scritto. Prendete Venezia: che cos'altro dire di originale su una città descritta da centinaia di poeti, romanzieri e viaggiatori di tutto il mondo? Eppure l'autore di questa guida molto sui generis, molto documentata, molto innamorata, sembra esserci davvero riuscito. Facendoci strada nella sua Venezia, Tiziano Scarpa trascura il solito elenco di itinerari e monumenti. Accompagnatore corporeo, cicerone spirituale, racconta le esperienze fisiche e emotive che si possono fare soltanto nella città lagunare, in nove capitoli che danno ascolto agli organi del corpo e dell'anima: i piedi, le gambe, il cuore, le mani, il volto, le orecchie la bocca, il naso, gli occhi. Leggendole proverete le peripezie sensitive e sentimentali che si vivono solo qui: perché Venezia, prima ancora che un'anomalia urbanistica, è un modo inedito di stare al mondo, è l'esistenza reinventata da cima a fondo, è un laborioso e complicato capriccio dell'Essere. La Venezia di Scarpa ha anche una coda affascinante: un'appendice in cui si propone il meglio della letteratura sulla Serenissima e una piccola antologia di testi veneziani, fra cui un reportage tradotto per la prima volta in italiano di Guy de Maupassant, e un ritratti della città firmato dallo scrittore brasiliano Diogo Mainardi.
Approfondimento
Tiziano Scarpa parla della sua città e ci offre una singolare opportunità per guardarla da una prospettiva inedita. "Guardare" in realtà una limitazione sensoriale. Scarpa ci spiega che Venezia è una città da sentire con i piedi, che mette le gambe a dura prova, che impegna il cuore, che si tocca con le mani, una città che ha un volto, orecchie, bocca, naso, e occhi. Si aggiunga naturalmente quel po' di letteratura che ha accumulato nel tempo e il quadro si completa. È una Venezia quella di Scarpa che - senza parere - con intelligenza, buon gusto, creatività e cultura non trascura nulla di sé ma si offre con incantata semplicità. Una Venezia che comincia dalle fondamenta marine e sale alla superficie.

"I palazzi che vedi, le architetture di marmo, le case di mattoni non si potevano costruire sull'acqua, sarebbero sprofondati nel fango. Come si fa a gettare fondamenta solide sulla melma? I veneziani hanno conficcato nella laguna centinaia di migliaia, milioni di pali. Sotto la basilica della Salute ce ne sono almeno centomila, anche ai piedi del ponte di Rialto, per contenere la spinta dell'arco di pietra. La basilica di san Marco poggia su zatteroni di rovere, sostenuti da una palafitta d'olmo. I tronchi se li sono procurati nei boschi del Cadore, sulle Alpi venete, li hanno fatti scendere fino alla laguna lasciandoli galleggiare lungo i fiumi, sul Piave. Ci sono larici, olmi, ontani, querce, pini, roveri. La Serenissima è stata molto accorta, ha avuto sempre un occhio di riguardo per questo patrimonio di legno, leggi severissime salvaguardano le foreste� Stai camminando sopra una sterminata foresta capovolta, stai passeggiando sopra un incredibile bosco alla rovescia. Sembra l'invenzione di un mediocre scrittore di fantascienza, invece è vero. Ti descrivo cosa succede al tuo corpo in gita a Venezia, a cominciare dai piedi.

CHF 12.00

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ISBN 9788807815966
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Buchpreis
Verlag Feltrinelli
Jahr

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