Viva Babeuf! è in primo luogo il romanzo della resistenza ossolana o, meglio, dei monti tra la Valstrona e il versante occidentale dell'Ossola. È un'opera in cui la memoria partigiana rivive attraverso le sensibilità maturata nelle lotte degli anni 60 e 70: la dimensione personale e la differenziazione fra i generi, la sessualità, la rivitalizzazione dell'ideale antico di eguaglianza e, non ultimo, lo spirito libertario, antigerarchico ed antimilitarista. "Possono fare come vogliono, combattere o scappare. ... Sono liberi di scegliere come non lo è mai stato nessun soldato" ... Cotney si convinse che se la guerra era la cosa peggiore, farla come la facevano i partigiani era il modo migliore. Vi è soprattutto la voglia di far emergere la vitalità, la gioia di vivere di chi ha vissuto quella esperienza. Alla domanda (retorica) "Se ne è valsa la pena", in un'opera collettiva sulla resistenza curata da Aldo Aniasi, Vermicelli risponderà: "Veramente la pena non ci fu, se per pena s'intende tormento dell'anima, sofferenza morale. ...il tutto era vissuto in un'atmosfera di vivace allegrezza. Il fatto è che avevamo vent'anni ed eravamo convinti che stavamo cambiando il mondo".
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ISBN | 9788886593793 |
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Sprache | ita |
Cover | Kartonierter Einband (Kt) |
Verlag | Tararà |
Jahr | 2008 |
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